Visione

VISIONE

Con il Suprematismo Malevich pone al centro della sua ricerca la supremazia della sensibilità pura nell’arte. L’esteriorità delle forme geometriche utilizzate diventa metafora e strumento per una realtà che non si ferma ad una superficiale osservazione, ma penetra lo spazio ed il luogo in cui é collocata, spingendo e stimolando l’osservatore a penetrare la realtà statica delle cose osservandone la bellezza delle forme, contemplando il gioco di intrecci che si fondono tra essi.

L’oggetto, la forma, si smembra dalla mera accezione di sè, diventando baluardo di una visione personale a tutto tondo della realtà che vede e che vive.


Visitare la cantina, ascoltarne sogni, progetti e fondamenta, vuol dire avere la consapevolezza degli ori delle proprie terre, spesso dimenticate, che riemergono, a vita nuova, ridiventando polo di interesse e di fascino.


È scoprire il Santuario dedicato alle botti, immerso in luci che si penetrano negli archi tufacei e in una musica che riconcilia con una pace ritrovata all’interno. Tra legni che serbano oro e tra myricae che raccontano la storia, quella secolare del nostro mondo di vino.


Conoscere Mirvita vuol dire tastare con i sensi e con il tatto le radici del terreno. In senso stretto. Tre grandi finestre incorniciano sei metri di terreno a cielo aperto in cui le stratificazioni argillose, sabbiose e calcaree si susseguono e si alternano creando
un quadro naturale. Quello che noi non riusciamo a vedere ma che ci rende retti e fieri sulla strada della nostra vita.

La Bottaia


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La Bottaia


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oggi

La modernizzazione della nostra cultura del vino, si deve all’innovativo riformatore agrario Giulio Bucci, un protagonista del periodo post-unificazione dell’Italia.


Costruì la prima bottaia monumentale dell’Italia post-risorgimentale situata a Minervino Murge. Esportò i suoi vini nella regione del Bordeaux in Francia, ricevendo numerose medaglie d’oro all’Esposizione Universale di Torino del 1884.


In questo contesto di antiche tradizioni enologiche nasce l’azienda agricola Tor de’ Falchi, fondata nel 1990 da Donato di Gaetano e creatore del marchio Mirvita Opificium ArteVino.


Conoscere Mirvita vuol dire fare una danza all’unisono tra passato, presente e futuro. Su di un colle ventilato e magnanimo si issa l’anima della cantina, un intreccio tra passione vinicola e arte contemporanea.


La cantina é summa e immagine di un progetto alto, che fonda cultura, incontri, amore per il vino e proiezione di se stessi. Nelle sue forme e nella sua idea Mirvita si ispira a Kazimir Malevich, pittore russo avanguardista, pioniere dell’arte contemporaneane fondatore del Suprematismo.